Gruppo'78 - Terragnolo
Una rete di distribuzione e contatti
Qui nella piccola Valle di Terragnolo ascoltiamo un po’ con sgomento la notizia che per l’emergenza Covid19 bisogna chiudere, chiudere quasi tutto.
Da domani tutti a casa. Spostamenti permessi solo per chi va a lavorare, per chi deve fare la spesa, per chi ha validi ed indifferibili motivi di salute. Ma stare attenti, meglio stare a casa.
Il giorno dopo chiama il Sindaco….”I nostri anziani, che facciamo? “. Le prime difficoltà più evidenti sono quelle legate a loro, alla spesa e ai farmaci.
Fortunatamente, dal 2018 sul territorio di Terragnolo è attivato un mini-progetto conosciuto ormai come il “Progetto del pane”. Tante le realtà che hanno cooperato, - Comune di Terragnolo, Cassa Rurale Vallagarina, Famiglia Cooperativa, Circolo Pensionati e Anziani di Terragnolo, Terragnolo Che Conta APS; Dolomiti Energia, Federazione Trentina delle Cooperative - facendo nascere una risposta stabile ad un bisogno, generando uno spazio di occupazione, entrando nelle case di chi ne fa richiesta. Non è mai stata una semplice distribuzione bensì un presidio del territorio, una vicinanza alle persone. Attraverso il pane si riempie un bisogno più interiore, la solitudine.
Un progetto che è resistito oltre l’anno sperimentale e che segue un percorso che raggiunge gran parte dei nuclei anziani della nostra Valle.
Subito il pensiero si aggancia a questa risorsa….”sfruttiamo il giro del pane!”. Detto e fatto.
In una giornata riusciamo a riorganizzarci per implementare il giro e farlo diventare un sostegno anche per le spese e i farmaci. Io faccio da ponte, ricevo tutte le ordinazioni e poi le smisto all’addetto della distribuzione e alla Famiglia cooperativa, unico negozio di riferimento e alla Farmacia di Folgaria.
Il Comune di Terragnolo si occupa della pubblicità dell’iniziativa e di prendere accordi. Alcune realtà del territorio ci sostengono con la loro disponibilità ad esserci, in veste di volontari. E il sostegno principale per me viene dalla mia cooperativa, Gruppo’78, che in questo momento particolare mi permette di trasformare questa attività in un lavoro.
Partiamo quindi velocissimi. Con l’addetto alla distribuzione ci organizziamo in modo che lui si occupi delle spese e io dei farmaci. Con le commesse del negozio ci mettiamo d’accordo perché non ci siano intoppi. Con la farmacia troviamo canali per rendere tutto il più snello possibile.
Io e l’addetto giriamo per la Valle occupati nella distribuzione ma raccogliamo soprattutto le voci delle persone: i timori dell’anziano, che non sa se può parlare dalla finestra senza contagiarsi; il disagio di una signora che non riesce più ad occuparsi di sé e non ha parenti che la possono aiutare; le famiglie che non hanno la stampante e non possono stampare i compiti per la scuola; il signore che non riesce ad attivare il bonus spesa; la situazione di alcuni nuclei che si sentono ora ancora più isolati nella Valle; la signora che deve fare assolutamente un pagamento in banca; la situazione di una persona che sta male e non ha riferimenti; la signora che ci chiede se abbiamo una mascherina; l’unica azienda agricola della nostra zona per cui facciamo dei trasporti perché così riesce a vendere le uova in eccesso.
Cerchiamo di lanciare messaggi di speranza e di tranquillità... le persone in ansia sono molte. Sentinelle appunto che risolvono quando possibile e interpellano i soggetti istituzionali quando serve; l’Assistente sociale, l’Assessore di riferimento. Distribuiamo libri su iniziativa del Gruppo Volontari Punto Lettura.
Sono contenta, perché in un momento in cui tutto sembrava tenerci lontani si è trovato invece un modo per stare più vicini. Ci sono situazioni che non si conoscevano, ora si vedono. Si sono allacciati legami che prima non c’erano, e siamo certi dureranno nel tempo.
Ci sono azioni che ti fanno capire che il centro del tuo lavoro di educatore, la relazione, deve essere costantemente riaggiornata, plasmata e mai data per scontata.
In questo periodo abbiamo imparato a starci vicini in altri modi, probabilmente utili e trasferibili anche nel futuro. Ci vuole tanta flessibilità, fantasia e volontà per farsi portatori di contatti e di benessere nel periodo che abbiamo vissuto e stiamo vivendo e nulla è perduto...
Barbara Prosser - Cooperativa Gruppo '78 - Welfare a Km O - Terragnolo Che Conta
Info e contatti: terragnolocheconta.aps@gmail.com